Grande successo del Festival Naturista 2015

Festival naturista 2015

Alla vigilia dell’evento, pareva che il tempo volesse proprio rovinare tutto. Temperature in calo, forti temporali in arrivo venerdì, pioggia ininterrotta per tutta la giornata di sabato, timide schiarite solo a partire dal pomeriggio di domenica: più che il bollettino meteo sembrava il bollettino di una guerra dichiarata ai nudisti dal generale Maltempo. E invece, di tante minacce, solo un paio di acquazzoni hanno di fatto interessato le giornate del Festival Naturista 2015, tenutosi dal 21 al 24 maggio presso il Villaggio Touring Club di Marina di Camerota, sulla bella costiera del Cilento, che ha visto la partecipazione di oltre trecento nudonaturisti provenienti un po’ da tutta Italia.

La location è stata semplicemente perfetta. Splendido il villaggio, ombreggiato da grandi ulivi plurisecolari; meravigliosa la spiaggia, un’ampia distesa sabbiosa chiusa sui due lati da scogli, in parte attrezzata con ombrelloni, sdraio e piccolo bar di proprietà del Touring e accessibile direttamente dal villaggio percorrendo una bella scalinata in mezzo agli alberi. Insomma, una collocazione ideale per una vacanza da trascorrere godendo continuamente della nudità.

E alla bellezza del luogo va aggiunta l’efficienza e la puntualità dei servizi messi a disposizione dall’impeccabile gestione del Villaggio Touring Club, il cui ottimo ristorante ne è il fiore all’occhiello. Un buffet con ampia scelta di piatti eccellenti – sia a pranzo che a cena, tre primi e due secondi, nonché ricca varietà di contorni, antipasti, verdure, frutta e dolci – è stato in grado di appagare appieno anche il palato più esigente.

La mattinata di venerdì è stata caratterizzata dal trekking nudista sulle alture nei pressi del villaggio. I partecipanti – oltre una settantina, fra i quali tre bambini – si sono inerpicati sul sentiero di Sant’Iconio che, partendo nei pressi del fiume Mingardo, sale gradatamente sul colle che sovrasta Marina di Camerota. Il sole e la temperatura hanno consentito di fare tutta l’escursione in nudità, esaltando il piacere suscitato dalla vista di un panorama mozzafiato sul mare sottostante e sulla magnifica penisola di capo Palinuro.

Trekking nudista

Durante una pausa in una bella radura ombreggiata, i partecipanti al trekking nudista ascoltano la loro guida che rievoca le vicende mitologiche di Palinuro, nocchiero di Enea, caduto in mare presso il capo che da lui avrebbe preso il nome.

A coronamento della salita, un’appetitosa merenda offerta dall’amministrazione comunale, a base di gustosi prodotti tipici locali: pane, mozzarella, pecorino, caciocavallo, pizza, pomodori. E l’onore di ricevere il saluto da parte del sindaco di Camerota in persona, che ha dimostrato ancora una volta di aver compreso non soltanto il grande potenziale del naturismo in termini di presenze turistiche, ma anche l’importanza di riconoscere ai nudisti il diritto di vivere il loro stile di vita a contatto con la natura, nel nome di un’idea di tolleranza da cui oggi non si può più prescindere e che deve indurre al rispetto e all’accettazione di coloro che, pur essendo una “minoranza” della società, desiderano stare semplicemente nudi.

Domenica mattina, in spiaggia, un episodio che mi ha fatto riflettere. Una decina di “tessili” si era sistemata sulla spiaggia, sul lato opposto a quello del Villaggio Touring, a qualche centinaio di metri di distanza. Ebbene, prima c’è stato un gruppetto di noi nudisti che, passeggiando tranquillamente, è arrivato a una decina di metri da loro, suscitando solo qualche sguardo incuriosito; poi, poco dopo, sono stati alcuni di loro a camminare sulla battigia fin da noi, potendo percepire la naturalezza con la quale vivevamo la nostra nudità. Nessuno ha gridato allo scandalo, né ha manifestato ostilità, avversione o disgusto. E mi sono sorpreso a sognare: non potrebbe essere questo il futuro delle spiagge italiane? È davvero tanto utopica la pacifica convivenza di “tessili” e nudisti? È tempo che si arrivi a considerare la nudità come un fatto normale!

Ma il Festival Naturista ha ottenuto un altro risultato sul piano della promozione del nudismo presso i “tessili”. Grazie a questo evento i responsabili e gli addetti del Villaggio Touring, con i quali ho avuto modo di conversare, hanno capito chi sono veramente i nudisti, hanno superato – se ne avevano – i pregiudizi che offuscano l’immagine del nudismo, hanno apprezzato l’umanità, la semplicità, la gioia di vivere che caratterizzano coloro che seguono questo stile di vita. E mentre queste poche giornate passano fra i bei ricordi, già si accarezzano idee per nuove esperienze nel futuro, come ad esempio l’apertura del villaggio ai nudisti per un paio di settimane all’inizio e alla fine della stagione.

Osservo che questa potrebbe essere la via che molti altri operatori turistici potrebbero percorrere per avvicinarsi al mondo del nudismo. Se lanciarsi in questo settore per un’intera stagione può apparire rischioso, perché non provare a farlo per qualche settimana? Ovviamente non si può pensare di improvvisare, né sperare di fare il tutto esaurito dall’oggi al domani! Ma disponendo di una struttura adeguata e promuovendo per tempo l’iniziativa con l’opportuna pubblicità, i frutti non potranno mancare.

Concludo con i doverosi – ma per questo non meno sentiti – ringraziamenti a tutti coloro che si sono prodigati per l’organizzazione del Festival e che hanno reso possibile questo evento: dall’Unione Naturisti Campania alla rivista Vita Naturista Magazine, dai responsabili del Touring Club Italiano all’amministrazione comunale di Camerota. A tutti un grande grazie e un a presto rivederci!

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4 risposte a Grande successo del Festival Naturista 2015

  1. angelo bernardi ha detto:

    peccato non aver potuto partecipare….ottimo resoconto

  2. Andrea ha detto:

    Un seme è stato piantato. Ora speriamo germogli!

  3. Federico ha detto:

    Sinceramente non capisco proprio certe contrapposizioni che leggo in giro tra nudisti e naturisti. Dopo la mia conversazione al nudismo o naturismo che dir si voglia, ho avuto modo di informarmi e documentarmi moltissimo su un argomento che prima della mia trasformazione non conoscevo per niente. Il naturismo spinge l’uomo a stili di vita più sani e naturali il che comprende anche l’eliminazione di artifici di qualsiasi tipo, compresi i vestiti, ed il ritorno se non totale, ma almeno parziale ad una vita nella natura. Traendo piacere e benessere dal vivere nudi nella natura e dalla alimentazione naturale. Il nudismo e’ lo stare semplicemente nudi, senza particolari convinzioni. Francamente mi sembra uno (il nudismo) l’evoluzione dell’altro (naturismo). Nel senso che diventando nudisti si diventa del tutto o almeno in parte anche naturisti. Spogliarsi per la prima volta non solo ci regala grande libertà e benessere ma è già il primo passo per uno stile di vita più naturale e meno artificiale, inoltre per esperienza personale devo dire che dopo essere diventato un nudista mi sento non solo meglio perché posso soddisfare il bisogno di stare nudo, ma mi sento molto più vicino alla natura e molto più propenso a vivere secondo stili di vita più naturali e sani. Mi resta difficile credere che una persona che diventa nudista (oltre al fatto di iniziare a spogliarsi) peggiori il proprio stile di vita, iniziando anche a drogarsi o abbuffarsi di cibo spazzatura. Per la mia esperienza personale diventare nudista non ha solo fatto percepire l’esigenza di mettermi nudo, ma mi ha reso anche migliore dal punto di vista prettamente salutistico. Mangio con più attenzione, apprezzo molto di più la natura e gli ambienti naturali, per quanto concerne il bere e fumare non ho mai amato l’alcool e non ho mai fumato quindi questi problemi non li ho mai avuti nemmeno prima di diventare nudista. Quindi perché usare questi termini in contrapposizione ?. Io mi sento totalmente nudista ma anche naturista. E’ una cosa così assurda ?. Il nudismo secondo me è l’inizio di un percorso che ti cambia permanentemente il modo di vivere, iniziando a vivere nudo, ma ti permette con il tempo di migliorare anche su altri aspetti del proprio stile di vita che non si limitano al solo levarsi i vestiti, ma riguardano l’alimentazione, l’attività fisica, un rinnovato desiderio per un contatto sempre maggiore con madre natura, una maggiore attenzione alla propria salute ecc… Quindi non ci vedo motivi per contrapporli, sono soltanto due facce della stessa medaglia.

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