Siamo nudi, quindi facciamo sesso?

Coppia nuda

Coloro che si oppongono alla diffusione del nudismo, continuano a insistere che la nudità praticata insieme ad altre persone è semplicemente un comportamento a sfondo sessuale. Perciò, fra chi non conosce cos’è davvero il nudismo, non è infrequente imbattersi nell’idea, assolutamente preconcetta, che i nudisti si spogliano al solo scopo di dare sfogo ai loro bassi istinti e di praticare liberamente una lussuriosa, sfrenata e disinibita attività sessuale.

Questo legame fra nudità e sesso è talmente radicato nell’immaginario collettivo, che i nudisti sono spesso costretti a difendersi dall’accusa di essere dei pervertiti sessuali, accusa che viene sostenuta da una sorta di presunzione legale, contro la quale i nudisti hanno l’onere di addurre la prova contraria. E nonostante le smentite circostanziate e basate sulla ragione, molti non-nudisti persistono nel pregiudizio e giudicano inaccettabile la nudità sociale, respigendo le argomentazioni dei nudisti con un perentorio “non ci credo”.

Ma perché i non-nudisti considerano offensiva la nudità? Storicamente tutte le società umane riconoscono che gli impulsi sessuali hanno un forte potenziale distruttivo e ogni cultura escogita dei sistemi per controllarli attraverso certi meccanismi, come la definizione di parametri di pudore e di tabù sociali. Queste norme sociali tentano di tenere a freno la lussuria e la promiscuità sessuale, le quali, secondo l’opinione di molti, sono in grado di determinare, se lasciate libere, un totale collasso della moralità. Quindi, considerato il pregiudizio che vede nudità e sesso legati fra loro a filo doppio, si comprende il meccanismo mentale che porta alla condanna della pratica nudista: secondo questa logica, la nudità pubblica sarebbe il precursore di quella dissolutezza morale e di quella sfrenatezza sessuale, che le norme sociali cercano di evitare.

Coppia nudista al mare

Ma nel momento in cui si dimostra che la nudità, di per sé, non è affatto legata al sesso, ecco che il “ragionamento” antinudista appare non essere altro che una fallacia. Anzi, a ben vedere, è vero proprio il suo contrario. Vediamo perché.

La cultura dominante cerca di controllare gli impulsi sessuali attraverso la definizione di standard comportamentali, che richiedono di coprire alla vista altrui le “parti sessuali” dell’anatomia umana, allo scopo di evitare atteggiamenti lascivi e promiscuità sessuale. Sfortunatamente, definire “vergognose” certe parti del corpo, come i genitali e i seni femminili, ha una grave conseguenza negativa: si alimenta un’ossessiva e disumanizzante oggettivazione di quelle parti del corpo, incentivando paradossalmente l’insaziabile appetito di pornografia.

La demonizzazione della nudità, quindi, non è la via da percorrere, se si vuole costruire un rapporto più sereno con il corpo umano. Al contrario, la normalità della nudità appare come una premessa di capitale importanza al fine conseguire una vera rivalutazione del corpo nella sua interezza, inteso come parte integrante dell’essere umano e, in quanto tale, compartecipe della dignità di quest’ultimo. Altro che anticamera del sesso, dunque! La cultura nudista conduce al depotenziamento erotico della nudità, al superamento dell’oggettivazione del corpo e al rispetto degli altri!

Certo, anche per i nudisti la sessualità è una parte importante della personalità, così come lo è per tutti gli esseri umani. Ma questo non rende meno vera l’affermazione che la nudità non coincide con il sesso. I nudisti, semplicemente, riconoscono la loro sessualità, senza essere ossessionati da essa, e dimostrano con il loro stile di vita che le persone possono interagire civilmente nella vita quotidiana in completa nudità, senza la benché minima componente erotica.

Liberamente ispirato a Nudism and sex: An ongoing debate.

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2 risposte a Siamo nudi, quindi facciamo sesso?

  1. Emanuele Cinelli ha detto:

    Come ho scritto più volte “non si fa sesso perchè si è nudi, ma per fare sesso ci si spoglia e non necessariamente sempre e per intero.” E’ incomprensibile come si siano facilmente e velocemente superati certi ben più complessi e profondi condizionamenti religioso/sociali (uno solo, il più eclatante se vogliamo: non fare sesso prima del matrimonio) mentre si fa tanta fatica ad abbandonarne uno molto più recente e molto meno univoco (nel senso che non tutte le religioni e non tutte le culture sociali l’hanno sviluppato) quello del nudo, un condizionamento superabile in pochi minuti di nudità.

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