La Francia promuove il turismo nudista

Plage naturiste

La Francia si conferma la prima destinazione a livello mondiale dei flussi turistici nudonaturisti. D’altronde, il Paese transalpino moltiplica le campagne pubblicitarie che promuovono le sue spiagge, le sue strutture e i suoi campeggi dedicati alla pratica nudista.

È vero, la maggioranza degli 84 milioni di turisti stranieri che visitano la Francia ogni anno è “tessile”. Ma fra questi vi sono almeno 2 milioni di tedeschi, olandesi, inglesi, belgi e – naturalmente – italiani, che vi si recano per praticare il nudismo. «Questi turisti sono attratti in particolare dai due litorali marittimi della Francia e dai suoi 154 centri di vacanze e campeggi naturisti, i quali, pur offrendo il contatto con la natura, sono ben lungi dal proporre sistemazioni spartane, ma hanno sempre più soluzioni d’alloggio a 4 e 5 stelle», riassume Yves Leclerc, vicepresidente della Fédération Française de Naturisme.

Ma per conservare la sua posizione preminente davanti ai suoi agguerriti concorrenti, che sono la Spagna e la Croazia, la Francia si fa pubblicità, sia all’interno ma anche e soprattutto all’estero. Da due anni a questa parte, un’applicazione mobile – in francese e in inglese – propone ai vacanzieri una carta dei siti nudisti, ricercabili per regione o per tema (mare, montagna, etc.), al fine di localizzare, per esempio, una delle 116 spiagge ufficialmente riconosciute come naturiste, ossia promosse e tutelate da un decreto municipale.

E quest’estate, per la prima volta, uno spot radiofonico diffuso sulle frequenze di Radio Autoroutes (107.7) «avrà lo scopo di raggiungere gli automobilisti che partono per le vacanze o per un fine settimana e di invitarli a visitare il nostro sito Naturiste par nature», riferisce Jean-Philippe Pavie, presidente della sezione “Turismo e naturismo” di Atout France, l’agenzia per lo sviluppo turistico francese.

Il target preferito sono le famiglie con bambini. I naturisti sono «soprattutto coppie di ogni età; quando ci sono famiglie, i bambini sono per lo più piccoli; più rari sono gli adolescenti, che spesso si allontanano dal nudismo perché vivono un momento di disagio nel rapporto con il loro corpo», spiega Jean-Philippe Pavie.

Un censimento della clientela dei siti naturisti aquitani dell’anno scorso, tuttavia, ha mostrato una significativa presenza di nuovi praticanti, «giovani che vedono il nudismo come uno stile di vita e che lo vivono quasi come un impegno militante, una difesa di certi valori come il ritorno alla natura», racconta Yves Leclerc. «Il 45% dei clienti hanno meno di 30 anni», aggiunge, citando i dati raccolti in una decina di grandi centri naturisti della Francia meridionale e dicendosi lui stesso «molto sorpreso».

Insomma, la Francia promuove e valorizza il turismo nudista, riconoscendolo come un capitolo importante della sua offerta vacanziera. E l’Italia, con le sue migliaia di chilometri di spiagge, i parchi, le campagne, le bellezze naturali… che cosa fa?!?

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2 risposte a La Francia promuove il turismo nudista

  1. Andrea Saletti ha detto:

    Questa è un’ottima iniziativa che dovrebbero promuovere anche in Italia. Iniziando a trasmettere il valore del naturismo, le regole della sauna naturista, promuovendo una legge vera che tuteli i naturisti come in Spagna! dopo questi primi passi inizieremo a essere più moderni veramente

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