Gli altri hanno forse il diritto di aspettarsi che siamo attraenti per loro? La nostra società si è abituata talmente ad essere nutrita di esperienze visive attraenti, che alcune persone ritengono di avere questo diritto. Siamo ormai soliti giudicare il valore di un individuo sulla base del suo aspetto, mentre prestiamo poca attenzione al suo carattere, alle sue azioni, al suo spirito o alle sue intenzioni. Siamo perfino arrivati a estendere lo stesso tipo di giudizio su noi stessi, e svalutiamo ciò che siamo rispetto a ciò che appariamo.
Alcune persone hanno la fortuna (spesso facendo qualche sforzo) di apparire visivamente attraenti per la maggioranza della popolazione, anche se è forse opportuno rammentare che siamo esseri che hanno opinioni e preferenze diverse: quello che può essere ritenuto attraente da uno, potrebbe essere stimato poco bello da un altro. In realtà, la soluzione è che dobbiamo imparare a rispettarci reciprocamente così come siamo, senza aspettarci che gli altri corrispondano ai nostri personali criteri di attrattività. Dobbiamo apprezzare la nostra diversità e il nostro essere umani, resistendo alla tentazione di giudicare gli altri con il parametro delle nostre aspettative di bellezza o di perfezione.
L’esperienza nudista ci insegna questa semplice verità: ci insegna a ritenere ogni corpo perfetto nella sua unicità, nella sua umanità. Le imperfezioni, le cicatrici, i segni lasciati dal tempo sul corpo di una persona riflettono il suo essere e la sua storia. Certo, ciascuno di noi può trovare certi corpi più attraenti e altri meno: d’altronde è questo primo impulso dato dall’attraenza che ci spinge a instaurare relazioni con gli altri. È importante, però, riuscire a non sviluppare la tendenza a ritenere degno di approvazione o di attenzione soltanto chi ci pare attraente. La pratica del nudismo ci abitua a fare anche questo: a non giudicare gli altri in base al loro aspetto, a non soppesare i dettagli del loro corpo, ma a guardarli nel profondo degli occhi per scoprire il loro animo.
Siamo nati nudi. La nudità è lo stato normale dell’umanità. Quando siamo nudi, siamo più liberi e più sensibili a ciò che ci circonda, siamo più schietti, più tolleranti e più aperti alla scoperta di ciò che è diverso da noi. La nudità non è pornografica e non è affatto una cosa sbagliata, nonostante le affermazioni di chi vuole fraintendere o è guidato dalla paura. Essere nudi non è un segnale di disponibilità sessuale o di impudicizia: è colui che ritiene il contrario a essere nel torto, non l’essere umano che sta nudo!
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