Avete deciso di trascorrere le vostre prossime vacanze in una struttura nudista. Ottima scelta! Per voi sarà la prima volta. Ancora meglio! Scommettiamo che sarà la prima di una lunga serie? È probabile che abbiate ancora qualche dubbio su come comportarvi nel vivere questa esperienza. La risposta è molto semplice e si compone di una sola parola: naturalmente.
Quelli che seguono sono soltanto alcuni semplici consigli per piccole questioni pratiche (i nudisti esperti forse sorrideranno nel leggere questo post, ma pensino alle loro “prime volte”!). La considerazione più importante che però mi sento di fare è questa: non pensate che fare una vacanza nudista sia una cosa problematica! Il nudismo è una cosa bellissima: basta poco per rendersi conto che stare nudi è quanto di più naturale e spontaneo ci sia. Ben presto, i problemi tanto temuti da un principiante si rivelano essere, alla prova dei fatti, assolutamente immaginari e inconsistenti.
1. La scelta della vostra destinazione. Che sia un campeggio, un villaggio turistico o un resort di lusso, l’importante è che vi informiate bene sulle caratteristiche della vostra meta. A parte ovviamente tutte le valutazioni che si fanno di solito quando si sceglie la destinazione di una vacanza, per quanto riguarda le strutture nudiste in particolare è opportuno informarsi circa le eventuali regole che esse seguono: se la nudità è obbligatoria o facoltativa, se ci sono aree nelle quali è richiesto di abbigliarsi, se per l’accesso è necessaria o meno una tessera associativa (ad esempio quella dell’INF, la Federazione Naturista Internazionale, che viene rilasciata anche dalle principali associazioni naturiste italiane), e così via.
2. Dove rivolgere lo sguardo conversando con un nudista? È un dubbio che si pongono molti neofiti, suggerito dal timore che di fronte a una persona nuda si finisca per soffermarsi a guardare le sue parti intime. In realtà, nel momento in cui la nudità è la normalità, viene istintivo comportarsi come se si fosse vestiti: se ho una conversazione con un uomo vestito, è strano che io mi metta a fissargli l’inguine; lo guarderò piuttosto in viso, no? E guardare in viso le persone anche se sono nude è la risposta più semplice che posso dare a chi si chiede dove rivolgere lo sguardo. Ma è anche il comportamento più ovvio e naturale. Oltre che quello suggerito dalle regole della buona educazione, tanto che il nostro interlocutore sia vestito, quanto che sia completamente nudo. In verità, praticando il nudismo ci si accorge ben presto che l’interesse per le altrui nudità è una delle cose che spariscono più rapidamente: si percepisce l’umanità delle persone, non importa come sono fatte le loro parti intime. Non a caso una prosperosa ragazza ha commentato così la sua prima esperienza nudista: «è stato splendido, per la prima volta mi sono sentita guardare negli occhi invece che nel seno».
3. Vacanza nudista non è sinonimo di vacanza sessualmente trasgressiva. Abbiate ben chiaro il concetto che nudismo non significa affatto trasgressione sessuale. Sono due aspetti indipendenti, che danno luogo a quattro possibili combinazioni: una vacanza può essere nudista, ma non trasgressiva; oppure trasgressiva, ma non nudista; oppure nudista e trasgressiva; oppure né nudista né trasgressiva. Qui stiamo parlando solo della prima delle quattro combinazioni, ossia di quella che viene vissuta dalla stragrande maggioranza dei nudisti, per i quali denudarsi non significa dichiararsi disponibili a una qualche attività sessuale. Una bella ragazza che prende il sole nuda sta semplicemente prendendo il sole nuda: è un grave errore pensare che, in quanto nuda, sia pronta ad accettare qualche avance! Se per caso qualcuno commettesse quest’errore, potete senz’altro segnalare l’accaduto ai responsabili della struttura, che prenderanno gli opportuni provvedimenti.
4. Lasciate a casa (o in valigia) macchina fotografica e smartphone. I nudisti, per lo più, non sono esibizionisti, per cui non amano essere immortalati negli scatti fotografici di perfetti estranei. D’altronde, mi pare che neanche le persone che indossano un costume da bagno gradiscano essere fotografate da parte di sconosciuti, ed è sempre buona norma procurarsi il consenso di coloro che vengono ritratti. Su questo tema i nudisti sono particolarmente suscettibili, perché purtroppo ci sono un sacco di cretini che si entusiasmano per le fotografie di persone nude. Fate attenzione dunque anche all’uso del telefono o di qualunque altro apparecchio, se è dotato di fotocamera: potreste ingenerare l’equivoco che state facendo fotografie indesiderate. L’equivoco potrebbe essere tanto più spiacevole, se nei paraggi circolano bambini nudisti. Perciò, se volete fare una fotografia al panorama o alle bellezze naturali, aspettate che non ci siano altre persone nei dintorni.
5. Portate sempre un asciugamano con voi. Poiché sarete nudi, è opportuno che abbiate con voi qualcosa da frapporre tra il vostro corpo e, ad esempio, la sdraio della spiaggia, lo sgabello del bar o la sedia del ristorante. La cosa più pratica è dunque portare con voi un asciugamano (o più asciugamani) da usare per ogni occorrenza: è una banale precauzione igienica, oltre che un segno di rispetto per gli altri nudisti.
6. Se il soldatino si mette sull’attenti… Quello di avere un’erezione, pubblica e imbarazzante, è forse il timore più diffuso tra i maschietti che si apprestano ad avere la loro prima esperienza nudista. Ma probabilmente è anche il più infondato. Ho già affrontato più diffusamente tale argomento in quest’altro post.
Come ho detto all’inizio, questi sono solo alcuni semplici consigli perché possiate andare in vacanza in maniera spensierata come dev’essere, godendovi appieno l’esperienza nudista con tutta serenità. Sono sicuro che la vostra prima vacanza nudista sarà un’esperienza a dir poco fantastica!
Anzi, sono convinto che sarà addirittura superiore alle vostre aspettative, tanto che non vedrete l’ora di ripeterla. Per me è stato così, ma anche per tutte le persone di mia conoscenza che hanno provato a praticare il nudismo: sarà un caso?!
il punto 5 mi ha fatto pensare a Guida galattica per autostoppisti 😛
L’ha ribloggato su Penis's Nudist Life.
Questo articolo cade a fagiolo visto che quest’anno farò la mia prima vacanza in un villaggio naturista. Non ho idea di come sarà, perchè una cosa è leggere un’altra fare, una cosa è starsene qualche ora su una spiaggia un’altra vivere tutto il giorno o quasi senza vestiti; andare al bar nudi, al supermercato nudi, fare tutto in completa nudità tranne forse alla sera se rinfresca. Da una parte ne sono attratto, dall’altra ne ho un po’ timore, più che altro per le mie menate personali che non per la reazione degli altri. Sono però attratto dalla libertà che considero il bene più prezioso di ogni uomo e che a pensarci bene fa sempre un po’ paura perchè è più facile fare ciò che dice qualcun altro piuttosto che seguire la propria indole ed i propri desideri.
Bene! Vedrai che ogni timore svanirà nel giro di pochi istanti, soffiato via dalla sensazione di benessere data dalla nudità libera e spensierata. Sono convinto che il vivere nudo ti apparirà tanto “ovvio” e naturale, che ti sembrerà strano quando arriverà il momento di dover indossare di nuovo i vestiti!
Augurandoti una bellissima vacanza, ti invito a tornare a raccontarci com’è andata!
nudo è bello!
Lapalissiano! 🙂
la mia prima volta: volendo fare l’indifferente il disagio maggiore l’ho provato nella mancanza di tasche ,non sapevo dove mettere le mani! sergio da genova.
Un fantastico ricordo a Koversada