Nudi per accettare il proprio corpo

Nudo è sempre bello

Il motto della Naturist Society, formulato dal suo fondatore Lee Baxandall, suona più o meno così: «L’accettazione del proprio corpo è il fine, la ricreazione nudista è il mezzo».

Nella maggior parte delle società contemporanee, “accettare il proprio corpo” è spesso un problema, poiché la grande maggioranza della popolazione ha un corpo che non corrisponde – chi più, chi meno – agli standard della bellezza e dell’attraenza. La cosa peggiore, purtroppo, è che i corpi che si discostano in misura maggiore da questi standard ideali, come per esempio quelli delle persone anziane, tendono a essere giudicati negativamente. Il problema riguarda sia i maschi che le femmine, ma queste ultime tendono a essere maggiormente colpite, a causa della maggiore importanza che, per motivi culturali, viene di solito attribuita all’essere “attraenti” per le donne.

Il nudismo affronta direttamente il problema dell’accettazione del proprio corpo. L’affermazione che tutti i corpi devono essere accettati per come sono è un principio basilare del nudismo. Infatti, vivendo l’esperienza della nudità insieme ad altre persone, diventa naturale superare i sentimenti negativi circa il proprio corpo nudo e i corpi nudi degli altri. Per fortuna, l’accettazione del proprio corpo è un obiettivo raggiungibile dalla maggior parte delle persone. E basta provare l’esperienza nudista per riuscire a conseguire, con il superamento dell’insoddisfazione per il proprio aspetto, una serie di benefici psicofisici.

L’idea che solamente le persone che hanno un corpo “attraente” possano godere i benefici della nudità è assolutamente infondata. Essa deriva da un pregiudizio, purtroppo molto diffuso fra i non-nudisti, secondo cui ci si mette nudi per suscitare l’attenzione, il piacere o l’eccitazione degli altri. Non vi è nulla di più falso! La stragrande maggioranza dei nudisti, in verità, non si spoglia certo allo scopo di mettersi in mostra agli occhi degli altri, bensì per provare la sensazione di benessere che procura loro il semplice stare nudi.

Nudità e organi genitali

Un aspetto secondario dell’accettazione del corpo riguarda in particolare gli organi genitali. Praticando il nudismo è giocoforza respingere l’idea che i nostri organi genitali siano qualcosa di disgustoso, di imbarazzante o, più semplicemente, di spiacevole. Anche questa è un’idea tralatizia, frutto di un’educazione retriva che distingue parti “belle” e parti “brutte” del nostro corpo: un concetto oggi non più sostenibile e responsabile – fra l’altro – di tanti problemi sul piano psicologico. La vergogna e la ripugnanza suscitate dagli organi genitali sono sensazioni sbagliate: se riusciamo a sbarazzarcene (e con la pratica nudista ci riusciamo senz’altro!), grande è il beneficio che ne otteniamo. L’accettazione degli organi genitali è una parte essenziale dell’accettazione del proprio corpo.

Insomma, il nudismo è la via maestra che conduce all’accettazione del proprio corpo nella sua interezza, con i suoi difetti e le sue imperfezioni. La pratica nudista è dunque salutare per tutti, uomini e donne, giovani e anziani, “belli” e “brutti”. Sia chiaro: i nudisti non intendono imporre i loro principi al resto della società. Essi rivendicano però il diritto di godere dei benefici derivanti dalla pratica nudista, nella consapevolezza che essa contribuisce positivamente al benessere psicofisico e all’accettazione del proprio corpo. È tempo che questi benefici non siano più misconosciuti a causa di pregiudizi infondati!

E sempre in tema, fra l’altro, di accettazione del proprio e dell’altrui corpo, invito a rileggere, in occasione dell’ormai prossima “Festa della donna”, il post pubblicato giusto un anno fa: 8 marzo. Donna nuda: oggetto o persona?

Liberamente ispirato a Benefits of social nudity: body acceptance.

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Una risposta a Nudi per accettare il proprio corpo

  1. Ago ha detto:

    Di ritorno dalla Bosnia ci fermammo in una spiaggia quasi desertica della Croazia, ne abbiamo aprofittato per denudarci e di conseguenza bagno e tintarella. Purtroppo la polizia locale, appostata dietro a qualche rupe, alla fine del nostro meritato riposo, ci avviammo verso la macchina, che puntualmente trovammo ad attenderci due poliziotti. Detta da loro, non potevamo denudarci, in sostanza abbiamo pagato una multa (al cambio) € 15

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